È nato a Como il 31 gennaio 1910 ed è morto a Padova il 15 agosto del 1992.
Da solo, nell’inverno del 1944-1945 a Budapest, riuscì a salvare dallo sterminio nazista migliaia di ungheresi di religione ebraica inventandosi un ruolo, quello di Console spagnolo, lui che non era né diplomatico né spagnolo.
Tornato in Italia dopo la guerra, non racconta a nessuno la sua storia, nemmeno alla famiglia, perché riteneva d’aver fatto solo il proprio dovere.
Alcune donne ebree ungheresi, da lui salvate in quel terribile inverno di Budapest, alla fine degli anni ’80 pubblicarono sul giornale della Comunità ebraica un avviso di ricerca di un diplomatico spagnolo, Jorge Perlasca, che aveva salvato loro e tanti altri correligionari durante quei mesi terribili della persecuzione nazista a Budapest. Alla fine della ricerca ritrovarono un italiano di nome Giorgio Perlasca.